Bello.
Non stupisce che nell’ultima parte della loro vita Madeleine Vionnet e Cristobal Balenciaga si incontrassero per chiaccherare. Entrambi non frequentavano altri couturier, si erano scelti.
Lei, la regina assoluta della tecnica, il cervello geniale prestato alla moda. Lui, il “purista”, che durante le sue sfilate pretendeva il silenzio.
Qualche volta me li sogno ad occhi aperti: seduti uno di fronte all’altro, rilassati, ma attenti. Darei non so cosa per ascoltare una delle loro conversazioni… Poi magari parlavano del quotidiano, però io invece li immagino a discutere di vestiti, con immenso rispetto (la dedizione di una vita intera).
Forse ogni tanto faceva capolino qualche immagine dal loro passato e la confrontavano col presente: il pret-a-portèr, che entrambi avevano evitato (Balenciaga sdegnosamente, Vionnet lo aveva addirittura anticipato, ma non era la stessa cosa), la rivoluzione sessuale, le nuove mode..
Credo che fosse Vionnet a condurre le danze, la più loquace, l’eterna curiosa. Balenciaga le stava dietro, rispettoso come sempre, ma un poco più criptico.
Due grandi vecchi.
Mi immagino i gesti: consapevoli, precisi. Che grande liberazione, in fondo, deve essere stata per loro uscire fuori da quel circo.
E che gran dono può essere diventare vecchi con la coscienza di esser stati ciò che si voleva essere.
Sarebbe bello davvero origliare una conversazione così …
Penso che sarei disposta a molto… Ma è un sogno impossibile.
Se pensi a come sono stati poi riesumati i loro marchi,e a che cosa vendono oggi…
Ci penso, ci penso… E sono quasi certa che entrambi ne sarebbero costernati (o disgustati?).