Bello.
L’ho visto per caso, in una delle mie ricerche in rete. Un abito di Nina Ricci del 1937, quasi non si può credere.
Non mi stupisco neanche più che la mia attenzione attualmente sia rivolta più al passato che al presente.
Normalmente sarebbe il futuro la mia fonte di suggestioni, ma per farlo, il futuro, ci vorrebbe un presente significativo. Invece scorgo carrozzoni di un circo stanco e autoreferenziale.
Ma torniamo a questo abito di Nina Ricci, che potrebbe figurare tranquillamente in una delle sfilate attuali, testimonianza del fatto che il futuro è possibile.
Quando c’è immaginazione, talento.
Questo abito non è semplice, basta osservare la teoria dei colori che rappresenta, eppure appare semplice. Come i gesti significativi si esauriscono in un movimento quasi impercettibile, forse solo uno sguardo.
Condivido!
Bellissimo!
Sono contenta che approvi.
Lo trovo di una eleganza raffinata, molto bello anzi bellissimo
Bellissimo, si. 🙂
A volte mi stupisco di quanto fossero avanti…
I grandi couturier sono stati sempre avanti. Oggi molti dei direttori creativi o stilisti vivono di rendita sulle loro invenzioni.
wow che bello
FASHIONSEDUCER.COM
..e sembra anche così contemporaneo!
scriverò in Italiano .
10 anni fa una giornalista di moda mi ha riso in faccia a un intervista.
Avevo risposto
Non ho inventato niente , mi spiace racconto solo la storia della moda che al mio parere la moda è ferma dalle anni 30 . Non si ha creato più niente. Solo siamo gli interpreti del nostro passato perché oggi non c’è una prospettiva . Era nel 2003 alla mia presentazione dell’alta Moda.
Una giornalista con poca eleganza, senza dubbio.
il lavoro di Robert Ricci è molto grande . Un uomo giovanissimo morto in 88 agosto. la Francia a perso tanto con lui : una certa idea d’eleganza , l’ eleganza verbale come l’eleganza( lo dico in francese ) vestimentaire.
E’ vero Walter, fu lui l’ideatore del “Theatre de la Mode” messo in piedi alla fine della 2° Guerra Mondiale per annunciare al mondo intero che l’haute couture parigina non era morta con la guerra, ma aveva continuato, seppur con pochissimi mezzi, a produrre e ‘inventare’. Tra l’altro pochi sanno che Nina Ricci, la Dama Bianca della moda, nacque a Torino nel 1883.