Al Louvre non espongono borsette.

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Brutto?

Lo spunto per questa riflessione me lo ha dato un post letto sulla bacheca di Facebook, dove si affermava che ci sono borse che sono opere d’arte: Birkin, Kelly, ecc.

Sono ormai venticinque anni che mi occupo di moda e ne ho sentite di cotte e di crude e ammetto pure che nel passato ci sono stati da parte mia alcuni tentativi di accostare arte e moda (presa da giovanili entusiasmi, oltrechè una certa ignoranza, che nel tempo ho cercato di colmare).  Sono giunta infine a una conclusione, che è per me non contrattabile:  la moda non è arte.

La conseguenza logica è che nemmeno una borsa può essere un’opera d’arte.  Ci sono borse che sono fulgidi esempi di ottimo design, che sono inconfondibili per lo stile,  impagabili per la cura del dettaglio e la qualità di materiali e confezione.  Questo non fa di loro un’opera d’arte.

Prima di fare affermazioni di questo tipo bisognerebbe stabilire cosa sia design e cosa sia arte.  Il problema è che non molti sono edotti sul primo termine e sul secondo la confusione è totale.  Forse è anche colpa di certi mercanti d’arte che inseguono tendenze e glamour come provetti stilisti e di stilisti che assoldano artisti per disegnare borsette.
Credo che dovremmo tutti prenderci un po’ meno sul serio. Non facciamo un mestiere indispensabile: chi ha bisogno di un altro vestito?

Mi torna in mente quell’affermazione di Coco Chanel (che era, si, un’ottima designer): ..in fondo è solo moda.

8 pensieri riguardo “Al Louvre non espongono borsette.

  1. Giusto nel 99%dei casi. La distinzione è ancora più netta se si vuol fare una ulteriore analisi: Arte, stile e moda. Sono tre cose diverse, ma a volte i lembi si sovrappongono. Elementi di congiunzione si possono trovare per esempio in alcuni orologi, dove oltre alla purezza delle linee si somma la perfezione di meccanismi sofisticatissimi. Poi, ovviamente, bisogna distinguere tra “pezzo unico” e produzione in serie… Gropius

  2. Grazie per lo spunto, gentile dottoressa. In effetti se parliamo della borsetta “Kelly” ha perfettamente ragione. Non può essere considerata arte “pura”la quale prescinde dalla funzione, è fine a sé stessa ed è un pezzo unico. Appartiene probabilmente al concetto di “design”, dove forma e funzione tendono a fondersi in un tutt’uno e a loro volta possono anche diventare tendenza e “moda” nel senso nobile del termine.

    Diverso e più complesso diventa il discorso se parliamo, per esempio, di orologi anziché di borsette.
    In questo caso è possibile attraversare tutti i segmenti da Lei esposti, compreso appunto quello inteso come “arte applicata”.

    Faccio un esempio:
    Un orologio può essere:
    MODA, senza alcuna rilevanza artistica né di gusto e design; semplicemente imposta, spesso dall’alto…(brutto)

    MODA più oggetto di “design” quando l’oggetto introduce anche ricerca, innovazione , valore sociale e significato culturale. In genere questo concetto è abbinato a una purezza geometrico/ lineare e a un’efficacia funzionale.
    Vi è infine un terzo segmento che è quello appunto dell'”arte applicata”.
    Alcuni orologi di altissimo pregio appartengono, a mio modesto parere, a questa categoria.
    Concludo…
    Per sottrazione : se non è un pezzo unico e assolve ad una funzione non è “arte pura”. Ma non risponde neppure alle regole auree del “design” (semplificazione, accessibilità, economicità ecc…) Quindi per esempio un orologio Breguet “equazione del tempo” appartiene al segmento dell'”arte applicata”.
    Mi scuso per la divagazione e ringrazio per l’attenzione…
    Massimo

    1. Concordo in linea di massima con la tua analisi. Dico ‘in linea di massima’ perchè credo che le cose, se parliamo di definizioni esatte, siano ancora più complicate. L’arte contemporanea ha introdotto i ‘multipli’, quindi il concetto di unicità salta… Per non parlare della fotografia o dei video o delle performances… Le “archistars” (come Starck ad es.) si considerano anche designers, pur fregandosene spesso e volentieri delle regole auree del design. Poi succede che la maggiorparte delle persone pensa che stilista e designer siano la stessa cosa. Purtroppo la confusione in questo campo regna sovrana e questo, per l’appunto, si risolve in risultati come quello di definire ‘arte’ delle semplici borsette..

  3. D’accordo dottoressa, grazie per la risposta. Se posso aggiungere una riflessione personale direi che il concetto di “multipli” fu introdotto da Gropius durante l’esperimento del Bauhaus. La percezione di arte è poi legata al periodo storico di appartenenza e in questo senso penso che quella contemporanea, declinabile, sia da considerare spesso arte minore o sottomultiplo di un’opera.
    Giustamente molti architetti si considerano anche designer (ma anche artigiani illuminati) e in questo senso la fila è davvero lunga… ma dimenticano spesso, tralasciando le “regole auree” che esse , non sono una invenzione dell’umanità ma appartengono alle leggi della natura la quale, da sempre le utilizza per crescere con eleganza e semplicità.
    Sez. aurea
    distinti saluti -)

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