I trucchi del prestigiatore.

Margiela Artisanal 2013-14

Bello.

Quello che mi convince nella collezione Artisanal di Maison Martin Margiela è la grande presunzione di rendere omaggio al tempo e alla storia, che lasciano tracce spesso affascinanti.  Per perseguire questo scopo l’esclusività non è sufficiente, il minimo indispensabile è l’unicità.

Per questo ed altri motivi la Maison che prende le distanze ideologicamente e in modo deciso dal passato (o dalla moda passata) finisce per ricongiungersi a un certo criterio di fare moda.  Non è certo un caso il nome Artisanal, che rievoca un attitudine antica e ripulita da bagliori fashion.  E’ un po’ come la chiusura di un cerchio ideale: si parte da un punto per allontanarsi il più possibile, e poi lentamente riconquistare l’origine, o meglio il nocciolo puro originario.

Martin Margiela si è ritirato a vita privata, almeno così pare, ma deve aver lasciato ottimi discepoli, che sembrano voler andare un po’ oltre il seminato. E questo mi sembra un bene: le repliche annoiano a morte dopo un po’.

Quello che non mi convince sono quei volti perennemente celati. Quasi a voler rimarcare un marchio di fabbrica, di cui sinceramente non ci sarebbe alcun bisogno.

Un pensiero riguardo “I trucchi del prestigiatore.

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