Brutto.
L’ultimo Marc Jacobs per Louis Vuitton SS 2014. Mentre gli adepti sono già in lutto per il distacco, lui, preso dall’atmosfera, manda in passerella la sua ragazzina punk-vittoriana (ma anche un po Belle Époque) di nero vestita.
Se nella collezione Marc Jacobs questa ragazzina finto-ribelle aveva saccheggiato i ricordi della nonna, qui, coerente fino in fondo (?), va addirittura a ritroso e scova le reliquie delle antenate più lontane. Poi naturalmente le mescola con i jeans e i giubbini di pelle. Un po’ di catene e acconciature apache e voilà, la modernità è servita..
Poca sostanza, molta scena.
La sua è una piccola donna triste, che porta sulle spalle -letteralmente- il peso di cotanta storia, ma con l’espressione disarmante di chi non ci ha capito ancora niente. In fondo è lo specchio di questo tempo: un mare di immagini, possibilità, infiniti pezzetti di culture o pseudo-culture. E un’incapacità di scegliere.
Perché per scegliere bisogna prima conoscere.
sul molta scena sono iper d’accordo!
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A me é piaciuta molto invece… ma ammetto di essere di parte, per lui, per il marchio, per il nero…
Non discuto mai sui gusti altrui 🙂
Non si può dire che il buon Marc abbia chiuso in bellezza. Anche per me: brutto.
:-DD