Brutto.
Collezione Miu Miu SS 2014. Quell’elemento dissonante che Miuccia Prada adora inserire nelle sue collezioni, qui deve averle preso la mano. Lei dichiara spavaldamente che non ama fare dei bei vestiti, e non c’è rischio che si provi a smentirla. Questa collezione dichiara al mondo che per essere in sintonia con quella moda ideologica, intellettual-snob che è il vessillo della corte della signora Prada, bisogna avere il coraggio di mettersi addosso abiti che nulla c’entrano con le stagioni e con una ormai vetusta idea di eleganza.
La collezione rispolvera gli anni ’70, tanto cari alla stilista, ma da un punto di vista effettivamente abbastanza inusuale. La ragazza che scende in passerella fa il verso alla bambina di quegli anni: accollata, leccatina e terribilmente antipatica. E certo non bastano quegli improvvisi sprazzi di colore spiazzante per rendercela un poco più accettabile.. Il risultato è un po’ sclerotico, come se troppo perbenismo le avesse dato alla testa.
Quando poi la ragazza in questione si acconcia per la serata, sceglie abiti un poco più scollati, ma talmente rigidi da far dimenticare qualsiasi idea di leggerezza. Aleggia su tutta la collezione questa idea di formalismo violato, ma mai fino in fondo, come a voler sottendere, che in fondo (ma proprio in fondo) quell’interno borghese non è tanto male. Purchè si faccia parte del clan. Of course.
chapeau !
ave
🙂