Brutto.
Qualche giorno fa sono andata a cena da un amico, che è anche un collega e uno stilista di una certa fama in ambito torinese: Monsieur Walter Dang. Durante la cena la conversazione è scivolata, come al solito, sull’argomento moda e su ricordi comuni legati a questo tema. Non so come, ci siamo ricordati di un piumino di Martin Margiela che lui possiede e che ci ha scaldati entrambi durante una freddissima conferenza. Il piumino è più o meno quello che vedete in foto (solo un po’ più corto) ed è un pezzo iconico dello ‘stilista invisibile’, naturalmente è bianco. Bianco come deve essere, in base alla filosofia/estetica di Margiela e chiunque conosca un poco di storia della moda contemporanea sa che non c’è altra possibilità.
Quale è stata la mia costernazione quando Walter ha ammesso candidamente (è proprio il caso di dirlo..) di aver tinto il piumino di NERO! – Nero?- Ho chiesto, pensando di aver capito male, annebbiata da qualche bicchiere di prosecco di troppo.
Purtroppo la triste verità mi è stata confermata quando lui stesso ha tirato fuori il corpo del delitto e l’ha indossato.
Ora, io avrei voluto postare la foto di Monsieur Dang con indosso il piumino nero che una volta era bianco, di Margiela; giusto per farvi vedere lo scempio di quel capo diventato informe e insignificante, ma la decenza me lo vieta. E inoltre non posso fare questo ad un amico. Quell’immagine resterebbe come una macchia (nera!) indelebile sulla sua fulgida carriera.
Ma la stoccata finale l’ha inferta il compagno di Walter, Hamlet, che resosi conto del misfatto, ha concluso dicendo: – Beh, ma lo mettiamo in candeggina e ritorna bianco…-.
Lascio a voi immaginare i brandelli di piumino e piume di un bianco giallino con aloni grigiastri uscir fuori da quel bagno corrosivo..
Mi rimane un dubbio: chissà, forse Margiela avrebbe gradito.
Quel “piumino”, nel lontano 1998 (o 99), lo acquistai anch’io, ma era corredato da dei copri-piumino di diversi tessuti poveri, sia tinta unita che fantasie, quest’ultime addirittura floreali. Lo scorso anno, rimisero in commercio lo stesso piumino e, questa volta, non accessoriato. Forse, il tuo amico, memore della prima versione, non attentamente analizzata, ha praticato la tintura rovinando tutto. Invece di sbiancarlo (cosa impossibile), potrà sempre riprodurlo 😉
Credo che la sua fosse l’edizione del 98 (o 99). Ma dei copri-piumini nessuna traccia.. 🙂
Sono sicuro che a Margiela sarebbe piaciuto!!
Chiediglielo se hai il coraggio.
Povero piumino… la prova candeggina la farei sul serio :):)
Tanto oramai..