Bello.
Strano l’effetto che mi ha fatto l’ultima sfilata di alta moda di Maison Martin Margiela.. Ho subito immaginato che sarebbe piaciuta da matti a Elsa Schiaparelli. Proprio qualche giorno dopo il defilè che usa il nome della stessa couturier. Sarà un caso? Forse da un’altra dimensione la Schiap si è divertita ancora una volta a confondere le acque.
Ma questa collezione, secondo me, mette ancora di più in luce l’inadeguatezza di quell’altra. Dimostra che originalità, leggerezza e ironia sono possibili. Senza prendersi troppo sul serio, ma facendo comunque un buon lavoro.
Proprio come faceva la mitica Schiap.
Condivido! Adoro Margiela!!
🙂 La sua haute couture è davvero sperimentale!
sperimentale si lo credo ma non HAUTE COUTURE un vero pret a porter di super lusso. Non parlo dello stile questo è personale. Parlo di taglio e delle tecniche sartoriale. I tessuti sono belli il resto non vedo la alta tecnica che ho potuto conoscere .Magari son vecchio di pensiero ma la collezione di stephane rolland è superiore al livello tecnico e anche quella di Gaultier a parte il taglio al vivo che mi rifiuto che sia inserito nell’HAUTE COUTURE.
e CON TUTTO IL RISPETTO CHE HO PER LA MAISON MARGIELA CHE APPREZZO SE NO NON COMPREREI DA LORO.
Walter, non sono d’accordo. Tu sai quanto conti per me la ‘sartoria’, eppure se devo scegliere tra tecnica e sperimentazione vera, scelgo la seconda. La Maison Margiela è un outsider, sovverte le regole. Ne inventa di nuove. La tecnica la puoi vedere nei suoi corpetti, in certe lavorazioni davvero nuove, ma con uno spirito moderno. Se non ci fosse innovazione, l’alta moda morirebbe davvero. D’altro canto questa collezione di Gaultier mi ha lasciata fredda: l’eco di una giostra che gira stancamente. Perfetta esecuzione, ma quanto dejavu!
Sono d’accordo su Gaultier ma io parlo di tecnica . Se guarda nei dettagli dei abiti di MARGIELA ci sono difetti imperdonabili. Sicuramenti le hai saltati. Nei primi 90 è arrivato Lacroix in HAUTE COUTURE anche ( se la sua ultima prestazione per Schiaparelli un intera cagata di stile) è stato lui che osato innovare nelle tecniche sartoriale. Se parli dei corpetti di Margiela non è innovazione Monsieur Guy Laroche ha realizzato dei lavori in questo modo , anche Scherrer e sopra tutto Bernard Perry odiato della camera nazionale Francese perché praticava la sua moda come la puo vedere Margiela adesso ma lui era in 88 .
Mi spiace non sono d’accordo .
Altro mi ha piaciuto quello che hai scritto su Schiaparelli . Ho pensato la stessa cosa e ho fatto le mie critiche direttamente alla maison Schiaparelli.
Ok Walter, mi inchino alla tua competenza 🙂 Però mi piacerebbe tenere tra le mani quei lavori per poter dare un giudizio definitivo..
che chic che sei. ma non tolgo il mio piacere di vedere i pezzi MARGIELA che sono stupendi. QUESTO è INCONTESTABILE
Con questi modelli non andrei a tingerle.
un abbraccio e continua comunque a difendere il lavoro di questa maison .che vale di più di quella di dior.( in minusculo)
SE AVEVO UN PEZZO DI MARGIELA QUELLI DEI OCCHI ANDREI FIERO IN CASA. IMMAGINE UNA CENA CON TE VESTITA DI PAILLETTE E IO CON QUESTI OCCHI.
Facciamo che io metto gli occhi e tu le pailettes?? ;-D
Bello è bello, ma l’impressione (e speriamo di no) è che vada un po’ troppo a ripetersi. Vedremo…