Bello?
Collezione autunno/inverno 2014-15 disegnata da Raf Simons per Christian Dior.
Si respira un’aria anni ’80 con la corrispettiva donna in carriera e come si conviene c’è molto, moltissimo nero. Ma poi improvvisamente, come un coup de thèatre arrivano lampi di colore accecante, resi ancora più strong da accostamenti stridenti.
Nella testa degli stilisti di ultima generazione deve essersi ormai formata l’idea che le signore amano l’incostanza. Sarà una maniera per sconfiggere la noia oppure un’esigenza figlia del multitasking a cui sono sottoposte? In ogni caso questa collezione racconta di donne alla ricerca di un nuovo significato da dare al termine stile. E nonostante qualcuno parli di una collezione riuscitissima, a me appare ancora un work in progress: persino Simons è alla ricerca di un suo proprio linguaggio.
Tra il passato di Christian e il futuro di Dior.
Non vedo indecisione, ma al contrario, voglia di dare la libertà di scelta. Sono uno di quelli che ha esultato di fronte alla collezione. Finalmente un ritorno del rispetto per le occasioni di vita (lavoro, tempo libero, sera, ecc.) ma con un’attenzione molto contemporanea al desiderio (che molte persone hanno) di passare in un baleno dal nero accecante al colore assoluto (sic).
Non ho mica scritto che l’indecisione sia una cosa brutta..