Brutto?
In piena epoca vittoriana le donne amavano vestirsi di una particolare tonalità di verde. Era il colore di tendenza e non c’è dubbio che le signore in questione fossero delle autentiche fashion-victims perché quel colore era a base di arsenico.
Niente a che vedere con le moderne fashion-victims che nel peggiore dei casi rischiano solo di rendersi ridicole… Indossare quegli abiti, quelle stole, quei copricapi impregnati di veleno poteva provocare orribili sofferenze fino ad arrivare alla morte precoce.
Ma non è tutto. Quegli abiti lasciavano dietro loro una scia nefasta: ne subivano le conseguenze tessutai, sarti, ricamatrici, lavandaie, domestici. E poi ancora mariti ed accompagnatori che stringevano le dame durante i balli mondani e persino i bambini che venivano abbracciati o tenuti in grembo dalle eleganti e letali mamme.
Sembra che le donne (ma anche uomini) continuassero ad usare i tessuti tinti con quel colorante anche dopo che erano stati resi noti gli effetti funesti che comportavano, arrivando persino a impiegarli per tappezzare intere stanze.
Alcuni degli abiti all’arsenico, insieme con altri capi altrettanto dannosi per la salute, saranno in mostra al Toronto’s Bata Shoe Museum dal 18 Giugno fino al 2016 nella mostra Fashion Victims: The Pleasures and Perils of Dress in the 19th Century.
Il direttore del museo tranquillizza i visitatori circa il pericolo che potrebbe derivare dall’accostarsi a quegli abiti (a meno di leccarli, dice lui…).
C’è da credergli?
Non sapevo questa cosa…terrificante! ma interessante! buon weekend!
Simi
Di particolari di questo genere è piena la storia della moda. Anzi, spero che prima o poi qualcuno decida di farne un libro. Sempre se non c’è già..
il libro c’è già: è Verde del simbolista francese Michel Pastoureau (che ha già scritto Nero e Blu) edito da Ponte alle Grazie. Nero è il mio preferito, ma anche Verde è interessante e si dilunga sui pericoli legati non solo all’arsenico ma ai composti chimici utilizzati nelle tinture per ottenere questo colore…
Grazie Arianna! Vado subito a cercarlo.
Stupendo, altro che brutto 🙂
Vero!