Molte donne eleganti avevano raggiunto Deauville. Bisognò non soltanto far cappelli per loro, ma presto, in mancanza di un sarto, vestirle. Confezionai per loro dei jersey con maglioni di stallieri, golf d’allenamento come ne portavo io stessa. Alla fine di quella prima estate di guerra avevo guadagnato 200 mila franchi d’oro (…). Cosa sapevo del mio nuovo mestiere? Nulla. Ignoravo che esistessero sarte. Avevo una coscienza maggiore della rivoluzione che stavo per provocare nell’abbigliamento? In nessun modo. (…). S’offriva un’opportunità, io la presi. Avevo l’età di quel secolo nuovo che si rivolse dunque a me per l’espressione del suo guardaroba. Occorreva semplicità, comodità, nitidezza, gli offrii tutto questo, a sua insaputa. I veri successi sono fatali.
( C. Chanel)
Bello.
Passeggiando sul lungomare di Deauville con le cabine che prendono il nome da personaggi famosi (soprattutto divi americani, e noto che Ridley Scott è l’unico con il titolo di Sir) ammiro una bella mostra dedicata ai cavalli. E’ risaputo che couture e corse di cavalli hanno da sempre una liaison intensa: l’ippodromo di Deauville era il luogo preferito per coloro che volevano vedere e farsi vedere.
Di lei (Gabrielle), qui a Deauville si sono perse le tracce. Ne ho cercate invano: troppo tempo e troppa moda sono trascorsi.
wow, i veri successi sono fatali che frase! v’è poesia ma anche rassegnazione..
grazie, buona estate g.
Canedicoda Via Tolmezzo 12/4 20132 Milano
Si. E’ la constatazione di quanto ci sia di imprevedibile (e anche ingiusto, aggiungo io) nel successo, come in ogni evento della vita. Non sempre il successo è il risultato di un piano perseguito. Non sempre l’insuccesso è la conseguenza di errori di percorso.
Buona estate anche a te!
un post bellissimo! complimenti!
Grazie.
bellissimo articolo! brava! anche io sono affascinata da coco, tutto è partito da un film e poi da un libro… avevo fatto anche un outfit ispirato a lei: http://chicisimo.com/send-to/look/925535/?url=http://vestitini.wordpress.com/2013/09/23/coco-avant-chanel/
Resto sempre stupita di quanti fan abbia Chanel rispetto a qualsiasi altro couturier (e ce ne sono stati di più bravi di lei, secondo me..). Credo che il suo personaggio, più della sua persona. sia ormai entrato nell’immaginario collettivo e da lì non uscirà più.
Grazie comunque del complimento 🙂
Che meraviglia! La scorsa estate sono andata da quelle parti ma Deuville, putroppo, l’ho “saltata”.
Un buon motivo per tornarci. Anche se a me è piaciuta di più Trouville. Deauville, sulla riva sinistra della Touques è la mondanità e lo chic. Mentre Trouville, sulla riva destra, è meno appariscente e più ‘vera’.