Il lusso democratico che svende anche i sogni.

valli e h&m

Brutto.

Nuova collaborazione per H&M, questa volta si tratta di Giambattista Valli, uno stilista che ai suoi esordi mi aveva fatto spendere parole di grande apprezzamento per la sua moda lussuosa ma non opulenta. Poi sembra si sia fatto prendere dalla “sindrome da principessa perenne” e annaspando tra nuvole di tulle, ha preso una direzione che non mi ha convinto.

Riguardo alla collaborazione con il colosso della moda usa e getta, Valli conferma che si tratta di una proposta oltraggiosa*, ma pare che l’oltraggio si sia trasformato in complimento. Potere dei mutamenti della lingua o del vil denaro?

Poi lo stilista si dilunga in un’analisi del mercato e delle tendenze e dice:

“La moda spesso è asfittica, ragiona solo per tendenze e correnti. Non capisce che la gente vuole il sogno, di quello che viene definito trendy non gliene importa più di tanto. Vuole l’abito che Rihanna aveva ai Grammy, vestirsi come Amal Clooney o Charlotte Casiraghi. So bene di cosa parlo, il mio mondo si basa su questo. E con H&M ora è alla portata di tutte”.

Bene (si fa per dire), mi sento di aggiungere solo che se il sogno è un abito di una catena low cost, allora diciamolo che è un sogno da quattro soldi.

 

*Trovo sia un bellissimo complimento il fatto che H&M mi abbia proposto qualcosa di così oltraggioso…(…). G. Valli

Quel tormentone delle ‘principesse’ 1.

valli hc 1

valli hc 2

valli hc 3

 

Brutto?

Giambattista Valli haute couture primavera estate 2015.

Il lusso settecentesco dei metri e metri di tessuto, le cascate di trasparenze leggiadre per bamboline di porcellana.

Le testoline: “..Sii una buona e cara ragazza, e lascia agli altri l’intelligenza”. (Hobsbawm)

Questa alta moda presenta tutti i suoi limiti e scarse potenzialità. Credo che non si possa dire che è brutta, ma tuttavia di questo passo non si va da nessuna parte.

Dottor Jekyll e Mr Hyde.

moncler gamme rouge

Bello?

Complice l’aria gelidina di queste mattinate settembrine, ho ripensato alla sfilata di Moncler Gamme Rouge by Giambattista Valli per l’imminente autunno/inverno.  Ricordo pezzi memorabili delle prime collezioni. che ancora rimangono invariati nella mia lista dei desideri..

Ho notato (e già scritto) di questa propensione attuale di Valli per il genere principessa oltre che per il total white. Qui chiaramente si tratta di una principessa delle nevi, che porta sul viso le iridescenze dei ghiacci dell’estremo nord.  A dirla tutta non mi entusiasma, trovo difficile pensare a un’incursione di questi capi nella vita reale.  Sarà per questo che il resto della collezione è invece estremamente realistico, direi addirittura iper-tecnico.

Capisco che l’equilibrio tra creatività e vendibilità sia arduo, soprattutto per uno stilista come Valli, più portato verso la couture che lo sportswear, ma trovo comunque incongruo l’utilizzo di due voci così distanti all’interno di un unico show.

Leggo con curiosità che Moncler si appresta a intraprendere ulteriori sfide, con incursioni in nuovi settori come quello della musica e delle calzature sportive . Aumentando magari la gamma dei suoi colori (o lettere): dopo la Gamme Rouge e Bleu e la linea M.  Lo sguardo è rivolto a Parigi, scelta insolita per quei settori. Chi sarà il prescelto?