

Bello?
Volutamente, quando mi appresto a commentare una collezione, evito di leggere altri commenti che la riguardano, in modo da non partire, anche inconsciamente, con un pregiudizio. Eppure, pur non avendo letto ancora niente in giro, sono quasi certa che questa sfilata deve aver suscitato il plauso di molti. Perché Marc Jacobs è pur sempre il paladino dei fashionisti più irriducibili, quasi come dire Chanel (quasi..).
A onor del vero un solo brevissimo commento ho letto su facebook, che diceva più o meno così: -Jacobs è schizofrenico-. Allora ho subito pensato -bene, ecco perché piace tanto al popolo della moda-. Giusto pochi giorni fa, sostenevo in un altro post di quanto la moda fosse fondamentalmente schizofrenica, rappresentando contemporaneamente omologazione e distinzione.
Allora, guardando la sfilata, si può ben capire a cosa si riferisse quel commento. Per la prossima estate lo stilista cambia completamente rotta. No, non una sterzata, ma una vera e propria inversione ad U. Via la signora discinta (e un po’ puttana, diciamocelo) e neo-realista della collezione invernale per LV, ecco apparire una ragazzina neo-punk/neo-grunge, che ha appena attinto a piene mani dalle soffitte impolverate della bisnonna. Via le semi nudità in pieno inverno, ecco gli abiti accollati fino al mento da mettere giusto giusto in pieno Agosto..
Questa collezione parla di un’adolescente in piena crisi esistenziale, che procede a passo spedito in una terra di nessuno, tra mozziconi e rifiuti. Che sia un po il riferimento allo stato della moda attuale?
p.s. Niente tacchi per la ragazzina. E ci credo, persino lo stesso Jacobs ha rischiato lo scivolone nel finale..