Il video si riferisce ad una mostra del 2011 al Young Museum di San Francisco, California e documenta in modo dettagliato il legame naturale e indissolubile di Cristobal Balenciaga con la sua terra di origine.
Penso che ogni singolo abito di questo couturier racconti una storia affascinante e soprattutto la sua totale abnegazione nei confronti della creazione. E’ probabile, anzi, che la storia stessa della sua vita e il suo pensiero siano condensati in quella dedizione verso il fare abiti.
Per chi si occupa di moda ogni fotogramma di questo video può essere un regalo. Si può comprendere la nascita di un’idea, immaginare il percorso che Balenciaga ha compiuto per elaborare in forme personali i ricordi e l’estetica respirati sin dalla nascita.
Credo che nessuno più di lui abbia convogliato tutte le proprie energie nella ricerca di quella perfezione intravvista come un sogno, eliminando distrazioni, orpelli, dettagli inutili. Realizzando forme così pure da lasciare stupiti ancora oggi, noi abituati a vedere tonnellate di abiti e forme.
La mia sensazione è che tutte quelle altre forme e abiti scompaiano e rimanga stagliata nei miei occhi questa immagine di straordinaria modernità.
Moderno è ciò che prescinde dal momento, elude il tempo, lo attraversa.
Non è una qualità comune, è un concetto significativo che trova difficoltà ad esprimersi attraverso il linguaggio. Più facile raccontarlo per immagini.
E’ moderno ciò che la cronologia consueta non osa classificare, perché non ne conosce la chiave. Siamo soliti definire così tutto ciò che ci appare contemporaneo, ma si tratta naturalmente di una grossolana semplificazione: le due cose non sono affatto consequenziali. Conosco casi in cui espressioni contemporanee risultano decisamente antiquate e tutt’altro che moderne, mentre esempi di molto precedenti continuano a emanare quella luce di assoluta modernità.
La modernità appartiene a chi si rifiuta di seguire i canoni del suo tempo e sceglie strade ben più astratte, fuori dall’ordinaria estetica dell’epoca che gli è toccata in sorte.