Théatre de la mode.

theatre de la mode

theatre de la mode (Molineaux)Edward Molyneux

theatre de la mode (Patou)Jean Patou

Bello.

Si chiamava Théatre de la Mode e fu esposto a Parigi il 27 marzo 1945, a guerra appena finita. Non c’erano tessuti e quel poco che c’era doveva essere utilizzato con infinita parsimonia. Quindi si utilizzarono manichini in miniatura fatti con filo di ferro e testine di bronzo. Tutte le maison che erano sopravvissute alla guerra vestirono queste bambole alte 70 cm, con le loro ultime novità.

“Si è rimesso in pista qualcosa che aveva continuato ad esistere, ma che non era più così conosciuto. Si poteva pensare che la Couture fosse qualcosa del passato che stava per scomparire o che era già scomparsa. Al contrario…” (Robert Ricci).

Quello che mi colpisce in questi tre modelli, è l’incredibile somiglianza con quel new look che Christian Dior avrebbe imposto  al mondo con grande clamore mediatico ben due anni dopo.

Unforgettable.

Walter AlbiniWalter Albini

 

Jaques FathJaques Fath

 

Cristòbal BalenciagaCristòbal Balenciaga

 

Jean Patou ritrattoJean Patou

 

Lucien LelongLucien Lelong

 

Gianfranco FerrèGianfranco Ferrè

 

Bello.

The man I wish, still again.  Unforgettable, unrepeatable.

Lasciate che io mi crogioli un po’ nella malinconia in questi giorni di fuffa e fashion.  No, l’abito non fa il monaco, se dentro c’è solo fiato.

Ma l’abito è una conseguenza.