Brutto?

C’è una parola che mi frulla in testa da un pò di tempo: decente.  Mi sono ducumentata su vari dizionari, tanto per non essere tacciata di superficialità. Un paio di definizioni mi sono piaciute più di tutte:  che è conforme alla dignità,  netto ed elegante, quantunque senza lusso e affettazione.   Mi sono piaciute soprattutto perchè possono senza dubbio rientrare nell’ambito dell’argomento principe di questo blog, ossia la moda.
Dalle definizioni che ho appena elencato si evince subito che si tratta di un termine positivo e, anzi, auspicabile, eppure dire di una persona o cosa decente equivale per molti quasi ad un insulto.  Ignoranza della lingua.

Che cosa è decente, nel rutilante mondo della moda, che cosa non lo è?  E non parliamo di abiti, sarebbe troppo banale, ma anche un pò sorpassato.. Parliamo piuttosto di comportamenti, di atteggiamenti.  Di consuetudini.

E’ decente che una boccetta di profumo firmata costi alla fonte pochi euri  e poi venga venduta in profumeria a 80 euri?  E’ decente che uno stilista si presti a firmare una collezione per un brand low cost ammantando il tutto del termine moda democratica, quando in realtà è solo il lauto compenso che l’ha convinto? E invadere il mercato di merda (oops! forse merde sarebbe stato più elegante..) e poi lamentarsi che la gente non compra più?  E’ decente chiedere ad uno stagista di lavorare gratis, quando poi si spendono cifre vergognose per feste ed eventi vari?

E infine cos’è la decenza per tutta quella serie di personaggi (stilisti, pr, giornalisti, blogger, tuttofare, ecc.) che si dimenticano della buona educazione, del rispetto e soprattutto della sincerità?