A come Agnona.

agnona

Bello.

Niente di trascendentale si dirà: lusso e minimalismo. E’ vero, Agnona non ha certo rivoluzionato lo stile, non c’è mai stata nel suo DNA la parola avanguardia. Ma poiché troppo spesso leggo e sento di cosiddette ‘eccellenze’ che poi eccellenti non sono davvero, eccone una di tutto rispetto.

Sessant’anni di storia alle spalle, utilizzo magistrale dell’alpaca,  primato mondiale nella lavorazione della vigogna (che, per chi non lo sapesse, è la più fine e la più rara fibra del mondo), brevetto del White Cashmere Duvet (variante lussuosissima).  Insomma più eccellenza di così..

Nel 2000 Agnona è stato rilevato dal gruppo Ermenegildo Zegna, altra storia di qualità e non solo, visto che ad orchestrare il settore stile c’è attualmente Stefano Pilati.  La novità è che lo stesso Pilati è stato chiamato a dirigere anche il marchio Agnona e tra pochi giorni il risultato di questo connubio sarà sulle passerelle.

Storia di coerenza: qualità chiama qualità.  Qualcuno potrà obiettare che era scontato.  Può darsi, ma non si vive solo di rivoluzioni. O forse la vera rivoluzione, oggi come ieri, sono quelle cose fatte davvero bene.