Bello?
Nella mia vita mi è capitato di fare incontri imprevisti con gli abiti. Come quella volta che, ferma in macchina al semaforo, mi sono imbattuta in un lampione che vestiva un abito plissettato bianco stile Marilyn. Era una mattina di inverno, grigia e noiosa; quell’abito, messo lì a svolazzare nel freddo di una anonima strada trafficata, mi è rimasto impresso come il più puro dei non-sense.
Lo stesso stupore ho provato imbattendomi nel parco, mentre correvo, in questo albero delle scarpe. Mio figlio, che era con me, lo ha subito ribattezzato “l’albero della Befana”, il che ha un senso, vista l’abitudine della signora di andarsene in giro con scarpe rotte.
Anche in questo caso l’incontro è avvenuto in una fredda mattina di inverno: può essere che il clima giochi un ruolo fondamentale, così come può essere che i folletti degli abiti agiscano proprio quando la natura è povera di ispirazioni.
Forse tutto questo ha un senso che io non conosco, molto meno magico e suggestivo di quanto mi appaia. Però mi piace pensare che ci siano angeli apparentemente disordinati, che lasciano in giro pezzi del loro abbigliamento come segnali, per rassicurarci: che loro esistono.
…forse la natura, durante l’inverno, ha bisogno di vestirsi!
O forse mutazioni genetiche: alberi che al posto di frutti producono scarpe? Le fashion-victim ci andrebbero a nozze! 😀
…magari!!!
Io mi sono imbattuta in alberi di scarpe in tante città del mondo ed ogni volta li fotografo rapita, adesso penserò agli angeli 😉
🙂
Mi ricorda Big Fish 🙂
🙂 Vero!