I dolori della donna romantica.

31.40 0002

02

Bello?

A l’Aia, in Olanda, presso il Gemeente Museum Den Haag è in corso una mostra che conferma il clima reazionario che si respira di questi tempi nella moda di tendenza: “Romantische Mode”.

800

Certo tornerebbe utile approfondire i motivi e le ispirazioni di molta moda contemporanea e a questo scopo sarebbe necessario ad alcuni frequentatori di sfilate e dintorni un viaggetto in quel di Den Haag. Giusto per comprendere che le ragioni di tanti vitini di vespa e gonne gonfie non sono puramente estetiche e nemmeno tanto condivisibili.

Nell’800 alle donne (e alle case) spettava il compito di esternare la ricchezza degli uomini. Quegli stessi uomini che per se stessi avevano scelto una divisa sobria e puritana. Le signore del bel mondo presero alla lettera questa missione, tanto da apparire in molti casi come bambole decorative, in un tripudio di fiocchi, fiori e merletti.

E’ a quel periodo storico che si ispirò Christian Dior, rimettendo in discussione tutte le conquiste che le donne avevano faticosamente realizzato tra le due guerre mondiali.

Sembra che quel periodo sia nuovamente di gran moda. Complice la crisi, e sappiamo che ad ogni crisi si accompagna un ritorno alle vecchie certezze; forse complice anche un sistema della moda particolarmente ingessato che ricorre al passato per acchiappare consensi.

E’ un escamotage che non mi è mai piaciuto e combatto ogni giorno contro i classici abiti da principessa, spiegando alle mie allieve quanto scomodi e invalidanti fossero.

Tutto fuorché romantici.