Ho visto cose..

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Bello?

Ogni volta che mi allontano dalla moda e dai modanti è la stessa cosa: faccio un’immane fatica a riavvicinarmi. L’ipotesi è che questo non sia il mio posto, non fino in fondo. Mi chiedo come facciano quelli sempre connessi, a cui non sfugge alcuna notizia o notiziola. Come facciano a non sentirsi stufi, almeno ogni tanto.

Certo i fatti si susseguono incalzanti, non si può mancare nel commentarli: Chalayan da Vionnet, i saldi di fine stagione (ma se l’inverno è appena cominciato??), le file idiote davanti a Desigual..

Ma basterebbe anche solo un momento di riflessione per comprendere che: della storia di Madeleine Vionnet pochi sanno davvero qualcosa -e ne ho avuto conferma molte volte-, i saldi sono l’ennesima pessima idea a cui non c’è più nulla da aggiungere. Infine la fila di ragazzi seminudi al freddo a fare pubblicità gratuita ad un marchio dozzinale meriterebbero solo il silenzio, proprio per evitare di partecipare al gioco.

Dare il giusto valore alle cose, ecco quale sarebbe la banale risposta. Le cose che stanno perennemente un gradino più in basso delle esperienze. Ma quante volte, nelle descrizioni dei fatti, ho la sensazione di ascoltare una lista di oggetti che da soli dovrebbero descrivere gli stati d’animo, gli avvenimenti, l’atmosfera..?  Da quando gli oggetti ci qualificano così profondamente?

Non è così.

Gli oggetti, il più delle volte, ci sopravviveranno, ma porteranno appiccicato solo un barlume di noi.  Penso agli oggetti della mia famiglia, appartenuti a persone ormai defunte, mi raccontano così poco. Inventiamo tutti un pezzo di storia attraverso gli oggetti, ci illudiamo che sia realtà.  Gli abiti non sono diversi.

La moda ha nel suo nome stesso il parallelo con modernità.  Io voglio intenderlo come propensione al presente e attitudine al futuro. Vivi l’attimo, si dice, gli oggetti sono un mezzo, ma l’esperienza intima di quell’attimo è il fine. Credo fermamente che la moda non siano gli abiti e nemmeno i loro creatori (perlomeno solo in parte), ma il contesto in cui viviamo.  Solo così la moda non mi risulta estranea e infine posso credere che incida anche nella vita.