Bello.
Confesso che di Ulyana Sergeenko non sapevo nulla prima di vedere per caso uno dei suoi abiti di alta moda. Poi ho scoperto che si tratta di uno dei personaggi più paparazzati del momento, vera beniamina dei blogger più cool. Confesso anche che dopo averlo scoperto la voglia di scriverci un post mi era già passata. Ma siccome ho questo pessimo vizio di essere intransigente con me stessa, sono andata a guardarmi un po’ di sfilate. A quel punto non c’era più storia.
E’ vero, la Sergeenko ha questa faccia da bambolina russa che sembra finta, ha inoltre questo difetto di essere milionaria e poi pure una socialite (che dalle mie parti equivale quasi a una bestemmia), per non parlare del fatto che non perde occasione per farsi fotografare con mise accuratamente selezionate. A parte tutto questo gli abiti che propone sono decisamente belli.
Abiti da zarina, dove la femminilità non è un accessorio improvvisato con porzioni più o meno estese di corpo visibile; al contrario è un segreto da tenere celato, che però splende di luce propria. Mi piace quel prendersi cura orgogliosamente delle sue origini: non c’è dubbio che quegli abiti arrivino dalla patria di Dostoevskij. E’ evidente che le sue collezioni svelano una Ulyana che non è solo quella data in pasto ai frequentatori del circo della moda, altrimenti non si spiegherebbero certe reticenze e ancor meno certi certosini dettagli. Ma soprattutto non si spiegherebbe quell’eleganza severa, a volte persino austera, condita di colletti come gorgiere e cappe medioevali.
Ancora una volta devo ammettere che nulla -o quasi- è come sembra.
Anch’io avrei preferito non conoscere il personaggio Sergeenko. La sua moda invece è, come dici tu, bella.
Grazie dell’amicizia su Fb. Il tuo blog lo conosco (e apprezzo!) già da un po’.
Sandra
Grazie a te!