Againstfashion.

against

Bello?

Mi chiedono spesso perché questo blog già dal nome si schieri contro qualcosa che in apparenza sembra invece alimentarlo. E poiché io gli abiti li faccio, la posizione appare oltretutto poco coerente.  Ora io cercherò di spiegare perché sono contro il Fashion però del tutto in favore della Moda, attraverso poche e semplici parole.

Fashion è Fast & Furious, Fugace e Falso.  E’ pura Fisica: Fisso e Finito (ma potrebbe essere anche una questione di Fisico..). Fashion è una Fissazione che spesso Finisce in un Flop, è come un Fuoco Fatuo.  Fashion è Fantasmagorico, tanto da apparire Furbo, Fastidioso.  Fare Fashion è come Fare Footing; è dove Finisce la Favola.  Fashion è il Fenomeno della Fiera, inFiocchettato a dovere, per i Fischi della Folla.

Moda è un Mondo, il Modo di Manifestarsi della Modernità, senza Mezze Misure. La Moda si Materializza Mentre il Mondo Muta.  Mettersi nella Moda significa Modulare le Mani insieme alla Mente.  Significa Meditare e poi Mandare Messaggi in Musica (una Melodia Misteriosa o un Mantra).  Moda è un Mestiere Mutevole, Ma Moda è anche il Mezzo per Mostrare il Mio Modo di stare al Mondo.

 

Avanguardia non è solo una parola.

A model presents a creation from the Prada Autumn/Winter 2016 woman collection during Milan Fashion Week

Brutto.

Prada, come già altri, si accoda alla nuova onda dei prontisti e annuncia che la sua collezione di borse sarà in vendita subito dopo la sfilata.  Ma dirlo così, semplicemente,  non sembra fare il giusto effetto.

Allora la macchina da guerra della comunicazione più all’avanguardia si mette all’opera per coniare questa perla di slogan: See Now Buy Now.

Altri tempi quando Madeleine Vionnet (era il 1924!) con i suoi abiti in sbieco, perfetti per vestire più taglie, a parte l’orlo che veniva sistemato mentre la cliente sorseggiava un tè, creava la collezione Made While You Wait.

La collezione era per il mercato americano e lei fu tra le prime ad aprire una boutique a New York e certamente con quella collezione fu la prima a sperimentare qualcosa che molti anni dopo si sarebbe chiamato pret-à-porter. Quel titolo, quelle parole significavano una presa di posizione in fatto di innovazione, proposta, novità e conseguente rischio.  Oggi le parole nella moda mi sembrano svuotate di tutto questo, sono spesso utili per riempire vuoti di idee. Sono buone per spacciare per sostanza ciò che è solo apparenza.

Altri tempi quelli di Vionnet, ma soprattutto un altro uso del linguaggio, che seguiva i fatti, concreti, sostanziosi, e non viceversa.